#step21 L'etica nell'uomo: il volto come traccia dell'infinito

L'infinito è un principio assoluto che non può ammettere in alcun modo una sua qualsiasi distinzione partuale tra ciò che è giusto oppure sbagliato, in quanto la sua essenza sta al dì la del signolo male e bene. Eppure... 

Emmanuel Lévinas
Abbiamo già più volte ravvisato come, in qualche modo, noi stessi siamo infinto, proprio per la natura della nostra anima, psyche. Di ciò ne era pienamente consapevole Emmanuel Lévinas, filosofo francese, che nel suo saggio Totalità e Infinito nota come Il volto, manifestazione della trascendenza dell'altro, abbia un significato importante:
"Nel semplice incontro di un uomo con l’Altro si gioca l’essenziale, l’assoluto: nella manifestazione, nell’”epifania” del volto dell’Altro scopro che il mondo è mio nella misura in cui lo posso condividere con l’Altro. E l’assoluto si gioca nella prossimità, alla portata del mio sguardo, alla portata di un gesto di complicità o di aggressività, di accoglienza o di rifiuto."

Ed è proprio nella relazione con l'altro, parte dell'essenza dell'Io come traccia dell'infinito, che si manifesta la potenza dell'etica come accoglienza del volto o meno. Su quest'asse si potrebbe riflettere a lungo proprio perché il problema è vecchio quasi quanto l'uomo e, in particolare, filosofi come Platone e Socrate ne hanno gettato importanti considerazioni. 
Perché l'uomo compie del male nei confronti di un suo simile? Cosa lo spinge a farlo? 
Riprende Socrate:“Nessuno compie il male volontariamente” e se ciò accade è principio dell'ignoranza. Di fatti, l'uomo, per sua natura, è portato a compiere del bene perché a priori non avrebbe senso che compisse del male; tutti miriamo alla nostra felicità, il problema sta nel fatto che questa letizia è soltanto di natura egoistica. Non ci rendiamo nemmeno conto se il nostro bene è un male per gli altri, o avvolte, che quello che noi pensiamo essere bene dell'effettivo poi non lo è. 
A titolo di esempio, considerando le gradi guerre o le stragi successe nel corso della storia dobbiamo discernere che tutto è stato fatto per il forte volere di alcuni personaggi, i quali ritenevano fosse un bene, ma era solo un loro mero parere lontano da quello di molti altri; in effetti la concezione di bene o male si perde se a confronto con l'infinta vastità del tutto. 







Commenti

Post più popolari